Rapporto

Italy Hotels & Chains Report 2023

Il rapporto, giunto alla sua decima edizione, è uno sguardo approfondito sul mercato dell'ospitalità italiana, con particolare attenzione al rapporto tra hotel di marca e indipendenti.

Il rapporto, realizzato in collaborazione con l'Associazione Italiana Confindustria Alberghi e l'Università Bocconi, traccia i principali indicatori di performance del mercato, tra cui il numero complessivo di hotel e camere, di catene/marchi e camere, di catene internazionali e nazionali, la dimensione media degli hotel, la classificazione in stelle e il numero di marchi di catene locali e indipendenti. Il rapporto traccia anche i principali indicatori turistici del mercato, come arrivi, pernottamenti e nuovi sviluppi alberghieri.

Questa edizione mette in evidenza la resilienza del settore, la ripresa dalla pandemia COVID-19 e la continua evoluzione del mercato, compresi i cambiamenti nei modelli di business, la penetrazione dei marchi e le tendenze di sviluppo.

Risultati principali

Recupero post-pandemia:

  • L’industria alberghiera italiana ha registrato un significativo rimbalzo nel 2022, con arrivi e pernottamenti turistici in ripresa, rispettivamente, a quasi l’83,3% e il 91% dei livelli del 2019. Il ritorno dei turisti internazionali è stato un fattore chiave di questa ripresa, contribuendo a un saldo positivo di oltre 18,2 miliardi di euro nel 2022.

Crescita delle catene alberghiere:

  • Gli hotel di catena in Italia hanno continuato a crescere, con un aumento del 44,7% nella penetrazione delle catene alberghiere dal 2013 al 2022. Solo nel 2022, il mercato vedrà un aumento netto di 61 nuove proprietà e quasi 5.500 chiavi in più, a testimonianza di una forte ripresa del settore.
  • Il tasso di penetrazione complessivo delle catene alberghiere ha raggiunto il 5,5% in termini di proprietà e il 17,7% in termini di camere, con i marchi internazionali che svolgono un ruolo sempre più significativo.

Cambiamento del modello di business:

  • I contratti di locazione rimangono il modello di business dominante per le catene alberghiere, rappresentando il 41% di tutte le proprietà della catena. Segue il modello del franchising, che rappresenta il 34% delle catene alberghiere, mentre i contratti di gestione e i modelli di proprietà sono meno diffusi.
  • Nell’ultimo decennio si è assistito a un notevole spostamento verso i contratti di locazione, con un calo dei franchising e una leggera diminuzione dei modelli di proprietà.

Segmentazione del mercato:

  • I segmenti del lusso e dell’alta gamma continuano a dominare il mercato alberghiero italiano, con oltre il 71,7% delle catene alberghiere che rientrano in queste categorie. Il segmento economico rimane poco sviluppato, rappresentando solo l’1% dell’offerta totale di camere della catena.

Focus regionale:

  • Lombardia, Lazio, Sardegna e Veneto insieme rappresentano più della metà di tutte le catene alberghiere in Italia. Roma rimane la città leader, con 232 hotel di catena e oltre 25.700 camere, seguita da Milano e Venezia.
  • Le destinazioni secondarie, in particolare in Sardegna e in Emilia-Romagna, stanno diventando sempre più interessanti per lo sviluppo, con una crescita significativa osservata in queste aree.

Pipeline di sviluppo:

  • Entro il 2025, si prevede che il mercato italiano vedrà l’aggiunta di circa 25.000 nuovi alberghi di catena, con una forte attenzione ai segmenti di lusso e di alta gamma. Nuovi operatori internazionali stanno entrando nel mercato, diversificando ulteriormente il panorama alberghiero italiano.

Il mercato alberghiero italiano continua a mostrare resilienza e potenziale di crescita, con ottime performance in regioni e segmenti chiave. La continua evoluzione dei modelli di business, unita all’ingresso di nuovi marchi internazionali, suggerisce un futuro brillante per il settore. Mentre l’Italia si prepara a ospitare grandi eventi come le Olimpiadi invernali del 2026, il settore è pronto per un’ulteriore espansione e sviluppo.


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