
Rapporto
Italy Hotels & Chains Report 2021
Horwath HTL Italia ha pubblicato l'ottava edizione dell'Italy Hotels & Chains Report 2021, a un anno dall'inizio dell'emergenza COVID-19 in Europa. Non possiamo non sottolineare quanto la pandemia abbia colpito il mondo intero e stia tuttora influenzando profondamente l'intero settore turistico italiano e le industrie ad esso collegate.
Nonostante gli effetti drammatici e diversi sulla domanda, l'edizione 2021 conferma il continuo rafforzamento dell'offerta alberghiera della catena italiana e sottolinea l'importanza di sostenere questa tendenza per garantire la competitività del paese nei confronti dei mercati globali, soprattutto nei prossimi anni strategici.
Risultati principali
Impatto di COVID-19:
- La pandemia ha avuto un forte impatto sull’industria alberghiera italiana, con un crollo dei pernottamenti del 56,9% nel 2020 rispetto al 2019. Le principali città come Firenze, Roma e Venezia hanno registrato cali ancora più marcati, con pernottamenti in calo rispettivamente dell’83,8%, 81,3% e 74,8%.
- La domanda complessiva è diminuita in modo significativo, con un calo del 60% dei ricavi operativi nel 2020, e alcuni operatori hanno registrato perdite superiori all’80%.
Proiezioni di recupero
Il rapporto prevede che il mercato alberghiero italiano non tornerà ai livelli del 2019 prima del 2023 o 2024. Si prevede che la ripresa sarà graduale e che il turismo domestico svolgerà un ruolo fondamentale nel periodo intermedio.
Crescita degli hotel di marca
Nonostante la crisi, le catene alberghiere in Italia hanno registrato una crescita netta di 55 strutture nel 2020, portando il numero totale di catene alberghiere a 1.750 con oltre 185.000 camere. Ciò rappresenta un tasso di penetrazione del 16,9% in termini di camere, continuando un trend di crescita costante nell’ultimo decennio.
Modelli di business:
- I due principali modelli di business che dominano il mercato alberghiero italiano sono i contratti di locazione (39%) e di proprietà (37%). Il franchising rappresenta il 19%, mentre i contratti di gestione rappresentano il 5%.
- La dimensione media delle catene alberghiere è leggermente diminuita, passando a 105,8 camere per struttura, riflettendo l’aumento degli hotel di medie dimensioni e orientati allo stile di vita.
Sviluppi della pipeline:
- Tra il 2021 e il 2023 si prevede l’aggiunta di altre 20.867 camere al mercato, con la maggior parte nel segmento upscale (52%) e una crescita significativa sia nel segmento economico che in quello di lusso.
- Roma, Milano e Venezia continuano ad essere i centri principali per la costruzione di nuovi hotel, con queste città che rappresentano una quota significativa dei progetti in arrivo.
Il mercato alberghiero italiano continua a resistere nonostante le sfide poste dalla pandemia. La continua crescita degli hotel di marca, unita a una solida pipeline di sviluppo, suggerisce che il settore è sulla via della ripresa. Tuttavia, il pieno recupero dei livelli precedenti alla pandemia non è previsto prima del 2023 o 2024.
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